MacKenzie Scott e la Nuova Frontiera della Asset Allocation Filantropica

Scopri come i family office stanno integrando investimenti, filantropia e tecnologia per creare impatto reale attraverso l’asset allocation. Il caso MacKenzie Scott e le nuove strategie per orientare il capitale verso il cambiamento.

Lorenzo Piovanello

10/31/20253 min leggere

Come creare impatto con la Asset Allocation

MacKenzie Scott, ex moglie di Jeff Bezos, ha recentemente ridotto del 42% la sua partecipazione in Amazon, vendendo (o donando) circa 58 milioni di azioni per un controvalore di oltre 12 miliardi di dollari.
Non si tratta di una fuga dal titolo: il suo gesto è stato interpretato come una scelta etica e intenzionale.
Attraverso il suo ente Yield Giving, Scott sta trasformando capitale azionario "statico" in risorse liquide a favore di organizzazioni sociali.

Con oltre 19 miliardi di dollari già donati, rappresenta oggi uno dei casi più emblematici di come la ricchezza possa essere orientata all’impatto sistemico.
Questa è asset allocation trasformativa. Non più accumulo, ma direzione dove la filantropia gioca un ruolo strategico.

Dal capitale finanziario al capitale trasformativo

Nel mondo dei family office si sta consolidando una consapevolezza nuova: la gestione del patrimonio non è più solo una questione di conservazione o crescita, ma anche di direzione. Dove va il capitale? Quali effetti produce? Oggi, l’asset allocation può – e deve – diventare uno strumento di impatto.

Chi guida un family office ha tra le mani una leva unica: può decidere non solo quanto investire, ma soprattutto come e perché.

Il capitale, infatti, non è più visto come uno strumento neutro.

Sempre più famiglie – soprattutto le nuove generazioni – lo considerano un continuum che va dagli investimenti alla filantropia, passando per strategie miste.
Ecco come l’asset allocation diventa la regia che orchestra tutte queste leve.

L’allocazione dei capitali non è più neutrale

Storicamente, le attività di investimento e quelle filantropiche venivano gestite in silos: da un lato il portafoglio finanziario, dall’altro le donazioni. Oggi questo approccio è superato.

I family office più evoluti integrano queste attività su un unico piano, trasformando l’asset allocation in uno strumento strategico per generare risultati misurabili: ambientali, sociali, culturali o territoriali.
È una logica da "purposeful capital": ogni euro investito deve portare valore anche fuori dal conto economico.

Dall’impact investing alla regia d’impatto

Quando ho iniziato la mia carriera in UBS l’impact investing era più una nicchia per pochi "filantropi". Oggi questa Asset Lens (non è secondo me una asset class) ha raggiunto circa 1,5 TRL USD e sto vedendo sempre più family office che la considerano una componente strutturale dell’asset allocation: adottano cioè una strategia in cui l’intero portafoglio è orientato all’impatto, sia mediante investimenti specifici sia ponendo una speciale "attenzione" agli investimenti tradizionali.


Non si tratta solo di fare qualche investimento in fondi ESG, ma di ripensare l’intero mix di asset:

  • Private equity con obiettivi di impatto ambientale

  • Club deal in agritech, circular economy o infrastrutture sostenibili

  • Attività filantropiche veicolate tramite DAFs (Donor Advised Funds) e fondazioni, allineate con la strategia d’investimento

  • Fondi di investimento impact VC ma anche Debt focalizzato SMEs

L’obiettivo non è sacrificare i rendimenti, ma cercare un allineamento profondo: capitale, valori e risultati.
Alcuni family office accettano un ritorno più basso in cambio di impatto maggiore? Penso sia finito questo tipo di approccio. Oggi è possibile anche trovare alpha generato proprio dalla coerenza tra missione e portafoglio.

La misurazione è tutto

La differenza tra un family office visionario e uno reattivo sta nella misurazione.
Senza metriche, l’impatto rimane intenzione.
Con strumenti come IRIS+, i Principi per l’Investimento Responsabile (PRI) e i framework di Impact Frontiers, è oggi possibile costruire un portafoglio integrato che non solo performa, ma dimostra il proprio valore extra-finanziario.

Due domande chiave:

  • Che impatto produce l’azienda o il progetto su cui investo?

  • Che impatto produce il mio capitale in più rispetto ad altri capitali che sarebbero comunque arrivati?

Questa è la differenza tra company impact e investor additionality. E fa tutta la differenza per un family office che vuole avere un ruolo nel futuro, non solo nel mercato.

La tecnologia come leva e come asset

Molti family office ancora oggi sono bloccati da una struttura operativa antiquata.
Excel, software contabili non scalabili, mancanza di trasparenza aggregata tra entità. Tutto questo limita la possibilità di attuare un’asset allocation integrata e orientata all’impatto.

Oggi esistono soluzioni purpose-built, progettate per rispondere alle reali esigenze di consolidamento patrimoniale e monitoraggio degli impatti.
L’effetto?

  • Riduzione dei tempi operativi

  • Aumento della visibilità complessiva

  • Maggior tempo per attività strategiche di advisory
    Una tecnologia evoluta non è solo un costo: è una condizione abilitante.

AI e Next Gen: dove investire oggi per impattare domani

L’asset allocation del futuro non può ignorare le trasformazioni in atto nei mercati.
L’intelligenza artificiale non è solo una tecnologia, è una nuova geografia del potere economico.
Per i family office, l’esposizione all’AI – in modo consapevole, selettivo e con orizzonte lungo – rappresenta una scelta strategica, non tattica.

Allocare capitale verso aziende che sviluppano o adottano AI è oggi una delle modalità più efficaci per:

  • Posizionarsi in settori ad alta crescita

  • Avere impatto sistemico sul futuro del lavoro, della salute, della finanza

Il rischio non è investire nell’AI. Il rischio è ignorarla e ritrovarsi in settori destinati alla marginalità.

My 2 Cents: Il capitale non è un fine, è un mezzo

Un family office del futuro non si limita a preservare la ricchezza: la orienta.
L’asset allocation diventa così una forma di leadership.
Chi alloca capitale, orienta il futuro.
Farlo in modo integrato – tra investimenti, filantropia e tecnologia – è la vera sfida dei prossimi dieci anni.

Se vuoi costruire un asset allocation d’impatto per il tuo family office, allora contattami.