VC Europa Q1 2025

Risultati Q1 del VC Europeo

Lorenzo Piovanello

4/25/20252 min read

green and white typewriter on black textile
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Q1 2025 – Il Venture Capital Europeo torna a correre (ma la sfida è globale)

Il primo trimestre del 2025 ha segnato una ripartenza del mercato VC europeo. I segnali? 13,9 miliardi di dollari raccolti, un ritorno della fiducia nei deal late-stage e un ruolo centrale dell’AI e della Deep Tech nel nuovo ciclo di innovazione.

Questo non è un semplice rimbalzo tecnico. È il segnale che la qualità sta tornando a dettare legge.

I numeri contano

  • $13,9 miliardi raccolti (+2% YoY)

  • AI = 25% del totale VC europeo

  • 6 nuovi unicorni, tutti in settori ad alta intensità tecnologica

  • 70% dei capitali arriva da fuori Europa

Il capitale torna, ma va dove vede impatto, scala e tecnologie trasformative.

Le geografie che contano davvero

  • UK resta leader assoluto, con Londra che da sola raccoglie 3,2 miliardi $

  • Germania, Francia e Spagna superano ciascuna il miliardo

  • Malta e Irlanda sorprendono con mega-round in jet privati (VistaJet) e cybersecurity (Tines)

  • Italia? Ancora troppo assente dai piani dei top fund globali.

I settori su cui puntare

  1. AI applicata alla salute – Isomorphic Labs (UK) chiude un round da 600M $

  2. Preventive healthcare e diagnostica avanzata – Neko Health, Diagnostyka

  3. Cybersecurity automation – Tines, nuovo unicorno irlandese

  4. Biotech anti-obesità, immunologia, strumenti medici – la salute resta al centro

Questi settori non sono solo trend. Sono leve di trasformazione sistemica. Chi investe qui, investe nel futuro.

Unicorni che fanno scuola

Nel Q1 sono nati 6 nuovi unicorni. Non nei social, non nei marketplace. Ma in settori mission critical:

  • Neko Health (prevenzione)

  • Tines (cyber)

  • Dren Bio (biotech)

  • Loft Orbital (space)

  • Namirial (identità digitale)

  • Diagnostyka (diagnostica)

Chi cerca il prossimo unicorno deve guardare dove si incrociano regolazione, dati e tecnologia profonda.

Investitori: chi comanda il gioco?

  • Solo il 30% dei fondi è domestico

  • Il 70% viene da investitori esteri

    • 28% intra-EU

    • 42% extra-EU (US, Asia, ME)

Questo significa una cosa chiara: chi vuole raccogliere deve parlare la lingua dei capitali globali, costruendo narrazioni, metriche e team in linea con le aspettative internazionali.

Europa competitiva, ma ancora poco ambiziosa

Il Q1 2025 ci racconta che l’Europa ha le idee, le tecnologie e – a volte – anche i capitali. Ma non sempre ha la velocità e l’ambizione per giocare su scala globale.

Le startup europee devono smettere di pensare in piccolo.
I family office e gli investitori alternativi devono iniziare a credere che il valore non è solo nel real estate o nei bond.
Il venture capital oggi è più selettivo, ma anche più determinato: vince chi costruisce asset che durano.

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